RISALIRE SAN MARINO

PREMIO SCHINDLER 1994 “RISALIRE LA CITTÀ DI SAN MARINO”

Progetto premiato con menzione speciale

1994

progetto architettonico con: arch. Angelo Monti: arch. Dario Cazzaniga: arch. Guido Stefanoni: arch. Diego Toluzzo.

Il Premio Schindler 1994 concerneva una proposta di avvicinamento meccanizzato al borgo storico della città di San Marino che rivelasse una sorta di “filosofia” di approccio a queste problematiche.Temi da affrontare riguardavano la direzione di accesso alla città storica, con la ridefinizione del sistema di percorsi con riferimento alla peculiarità della struttura turistica sanmarinese, e alla determinazione dei sistemi di risalita e del loro interscambio con altri mezzi.Criteri generali di progettoI criteri generali di impostazione del progetto consentono, pur in un disegno unitario, di articolare le diverse parti dell’ intervento in relazione all’ immediato contesto. Sempre in sintesi:-la restituzione di antiche vie di accesso alla città, quale occasione per riorganizzare l’irrisolta sistemazione ambientale di alcune aree come il parcheggio della Baldasserona, dove viene inserito l’ unico forte segno dell’ intero progetto, quale “porta” di ingresso alla città;-l’ attenzione alle preesistenze naturali ed artificiali, con il recupero dei sedimi ferroviari su un versante e il maggior adattamento possibile alla natura altimetrica del luogo nel caso della risalita B;-il ridisegno della viabilità , con la previsione di una viabilità strettamente residenziale da Borgo Maggiore alla città alta e con l’ ipotesi di una viabilità tangenziale ad anello rafforzata (se compatibile con le priorità economiche) da un tunnel di collegamento tra l’autostrada e viale Campo dei Giudei ;-l’individuazione di due grandi parcheggi turistici interni alla città ad uso esclusivo dei residenti, con la possibilità di modificare il progetto ( annullando le due grandi aree a parcheggio interrato ) nel caso le scelte di P.R.G. privilegiassero u auspicabile sistema di collegamenti metropolitani sul territorio dello Stato;-la scelta di una tecnologia di risalita (scale mobili) che, pur garantendo un forte flusso, privilegi un avvicinamento “lento” a velocità costante , offrendo occasioni di sosta quali parti importanti del percorso (area commerciale attrezzata nel caso della salita A, terrazzamenti a verde e mercato all’ aperto nel caso della salita B);-la formazione di sistemi meccanizzati minori (ascensori) che costituiscano una griglia di percorsi che relazionino le mura con l’ intervento della città alta.