ABITARE MILANO 1

Milano

2005

progetto architettonico con: arch. Dario Cazzaniga, arch. Angelo Monti, arch. Dario Valli

L’impianto volumetrico è del tutto diverso dal contesto esistente, utilizzando edifici bassi e permeabili alla quota inferiore, al fine di garantire una più forte integrazione col parco esistente e con la struttura urbana dell’intorno, nonchè di protezione degli spazi di pertinenza dell’edificio dalle aree veicolari. Planimetricamente gli edifici progettati sono inclusi nei coni ottici previsti dal bando, non sovrapponendosi alle facciate di quelli esistenti. Altimetricamente sono contenuti negli ambiti di distanze e protezione dal rumore. La scelta tipologica di edifici di tre piani più portico a pilotis consente un rapporto molto diretto tra abitazioni e parco, senza alcuna vista o introspezione verso le aree veicolari. La relazione col verde che si crea è molto particolare sia con l’area pubblica che nei confronti del “giardino” interno di pertinenza del fabbricato. Si è optato per una dimensione ed un carattere dei fabbricati che, nel rispetto della individualità e privacy delle singole unità abitative, offra la percezione di uno spazio comune unitario e vivibile, di cui appropriarsi, riprendendo per analogia nella contemporaneità caratteri ed elementi sia della casa “a corte” che delle milanesi “case a ringhiera”. Il progetto coniuga il tipo della casa a ballatoio (primi due piani per alloggi più piccoli) con il tipo a distribuzione in linea (terzo piano per alloggi più grandi) con accorgimenti che consentono di evitare ogni introspezione. Le rientranze interne, protette verso il ballatoio da grigliati, danno affacci ai bagni e cucine senza trasformarsi in cavedi. Ciò consente riscontro d’area e doppio affaccio per tutti gli alloggi, anche i più piccoli